In pochi sanno quale sia il reale problema in questo momento per Carlos Sainz. Il pilota della Ferrari lo ha ammesso candidamente al pubblico
Il fresco vincitore del Gran Premio di Singapore è sulla bocca di tutti per aver interrotto il dominio della Red Bull in Formula 1. Eppure, al di là delle difficoltà di assetto della sua Rossa, a preoccuparlo c’è un altro aspetto importantissimo.
La vita del pilota di Formula 1 è davvero ambita da molti. Avere la fortuna di ricevere milioni di euro per fare una delle cose che più ti piace è senza dubbio un privilegio che in pochi possono vantare, Sapere poi di essere tra i 20 fortunati nel mondo che può fregiarsi di questo titolo, rende tutto ancora più speciale. Di certo, però, non si arriva a quei livelli senza sacrifici e senza un grandissimo talento.
Qualcuno pensa che l’automobilismo non sia a tutti gli effetti uno sport, ma si sbaglia di grosso. Si perché per eccellere a quei livelli c’è bisogno di una preparazione fisica pari a quella degli altri atleti. Allenamenti durissimi, regime alimentare ferreo e cura di se stessi a 360°. Di Questo ne è consapevole Carlos Sainz, che da buon figlio d’arte sta ripercorrendo le orme paterne. A differenza di Sainz senior, Carlos ha preferito tuffarsi nell’ambiente della Formula 1, invece che nei Rally, e di certo non ha sbagliato.
Proprio domenica scorsa ha conquistato la sua seconda vittoria in carriera, nel Gran Premio di Singapore (l’altro successo risale a Silverstone 2022). In questo momento è sulla bocca di tutti e anche dalla Ferrari ha ricevuto grandissima considerazione.
Carlos Sainz, il problema del jet lag e degli spostamenti continui: il suo consiglio per i lunghi voli
Prima della fortunata trasferta di Singapore, Sainz aveva avuto modo di festeggiare uno splendido podio a Monza, davanti al calorosissimo pubblico italiano. Arrivare terzi nel GP di casa della Ferrari è sempre un’emozione unica e lui se l’è goduta a pieno.
Nel corso del week end in Brianza, Sainz ha avuto modo anche di fare una bella chiacchierata con Gqitalia.it, parlando di un aspetto che in pochi conoscevano. Il pilota spagnolo ha voluto affrontare un discorso particolarmente delicato, ovvero il jet lag. I driver di F1 sono soliti girare come trottole durante la stagione, cambiando Paese o Continente ogni due settimane. Per reggere botta bisogna essere allenati fisicamente e mentalmente e soprattutto avere una condotta di vita molto sana.
“Prendiamo dagli 80 ai 110 voli all’anno- spiega Sainz – con una media di uno spostamento ogni 4 giorni. Praticamente siamo sempre in viaggio”.
Per combattere il fuso orario esiste solo un metodo: “Cercare di dormire durante il volo, almeno che per il jet lag non sia meglio rimanere svegli e assecondare le ore del giorno”.
Come sottolineato dal madrileno, ovviamente, i piloti possono usufruire di spostamenti in prima classe, in cui riposare è senza dubbio più semplice che in economy. Ecco che a volte quindi ci scappa anche il tempo per qualche scherzo con il collega Leclerc “sempre che sia andato tutto bene in gara per entrambi”.