Un calciatore di livello assoluto potrebbe lasciare la Capitale a giugno. Vediamo cosa sta succedendo
Juventus e Lazio sono due chiarissime rivali per un posto nella prossima Champions League. Per motivi differenti, le due società per crescere e mantenere livelli importanti, devono poter contare sui 50 milioni che come minimo garantisce l’accesso alla massima competizione europea. La Juventus infatti, dopo il salasso economico iniziato con l’acquisto di Cristiano Ronaldo, ha necessità assoluta di mettere a posto il bilancio, soprattutto per questo alla Continassa hanno fortemente voluto Cristiano Giuntoli, neo direttore dell’area tecnica.
I capitolini, diversamente, non hanno alle spalle un presidente propenso a immettere liquidità nel club. Di fatto, Claudio Lotito non ha mai fatto aumenti di capitale, per cui per accrescere i ricavi o si va in Champions o si lavora sul trading, leggi comprare a poco e rivendere a tanto. Ore le due compagini potrebbero trovarsi a lottare per un giocatore, attualmente nell’Urbe, ma che piace tanto a Massimiliano Allegri.
Sul mercato le strade delle due compagini si erano già incrociate su un talento assoluto. Domenico Berardi era il primo nome fatto da Sarri a Lotito, così come la Juventus a metà agosto si era fatta viva col Sassuolo. Alla fine il gioiello di Cairati non si è mosso dalla Via Emilia.
Rinnova ancora in ballo: la Juve punta Zaccagni
Mattia Zaccagni è stato uno dei primi acquisti della Lazio targata Sarri. In realtà, il primo obiettivo per la fascia sinistra sembrava essere Filip Kostic. Il serbo però, al termine di alcune schermaglie dialettiche tra l’allora ds della Lazio, Igli Tare, e l’Eintracht Francoforte, rimase in Germania per essere acquistato un anno dopo dalla Juventus.
I biancocelesti quindi puntarono Mattia Zaccagni, esploso nel Verona di Ivan Juric e pagato poco più di 7 milioni. Il cesenate, che mai in carriera aveva giocato esterno puro in un 4-3-3, nel suo primo anno regalò a Sarri 4 gol e 6 assist in 29 gare di serie A. Numeri che crebbero lo scorso anno quando in 35 recite di reti ne fece 10, con 7 assist vincenti.
Quanto fatto da Zaccagni non è passato inosservato neanche in chiave azzurra. Mancini lo ha chiamato il 29 marzo scorso per il match con la Turchia, poi per motivi “comportamentali” la liason è terminata. L’avvento di Spalletti ha cambiato le carte in tavolo ed il nostro ha giocato da titolare i due match contro Macedonia del Nord e Ucraina. Come riporta la Gazzetta dello Sport, proprio la Juventus avrebbe messo gli occhi sull’ex Verona, approfittando dello stallo sul rinnovo del contratto, in scadenza 2025.
Giuffredi: l’affondo contro Lotito e il dietrofront
Zaccagni guadagna 2 milioni netti, il suo agente Mario Giuffredi lo scorso 13 settembre si è prima sfogato contro Lotito, accusandolo di aver sprecato 8 mesi senza poi dare seguito alle promosse fatte. “Ci ho messo tutta la buona volontà per chiudere l’accordo il prima possibile visto che era un desiderio di Mattia legarsi a lungo alla Lazio. Da questo momento non sarà più un problema mio. Evidentemente Lotito ha altre priorità“, affermò a Tuttomercatoweb.
Aggiungendo inoltre: “Parlarne a fine campionato sarebbe troppo tardi. Noi non ci mettiamo certo ad aspettare le comodità degli altri. E magari tra qualche mese a cambiare idea saremo noi”, spiegò.
Neanche 24 ore dopo però, Giuffredi, capendo di avere forse esagerato, aggiustò il tiro. Sempre alla stessa fonte dichiarò che “Il pensiero che ho espresso nell’intervista è stato riportato altrove in maniera capziosa”. Ora detto che l’italiano è italiano, per fare definitivamente pace con la Lazio, l’agente disse: “I rapporti tra me e il Presidente Lotito sono sempre stati di stima e fiducia reciproca. Non volevo certo essere polemico nei suoi confronti, anche perché sulla questione ha dato una parola a me e al ragazzo e come sempre sono sicuro e certo che la manterrà”.
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