Non certo un momento facile per Matteo Berrettini. E’ arrivata una conferma ufficiale che lo riguarda, tutt’altro che inaspettata.
Lo abbiamo lasciato in lacrime e dolorante, costretto a ritirarsi dal match di secondo turno allo US Open contro il francese Rinderknech per una rovinosa caduta a terra, scaturita dopo un cambio di direzione.
L’urlo di dolore terrificante, la caviglia che compie un movimento innaturale e, per Matteo Berrettini, è arrivato l’ennesimo stop in un anno che definire tormentato è quasi un eufemismo. Tanti e ripetuti gli infortuni del tennista azzurro che ne hanno compromesso, irrimediabilmente, rendimento e ranking.
Due anni fa, Berrettini raggiungeva (primo italiano a riuscirci) la finale di Wimbledon, perdendola contro Djokovic, era in top ten nella classifica mondiale e già qualificato per le Atp Finals di Torino. Ora si ritrova al 66esimo posto del ranking e con un altro infortunio da superare.
Fortunatamente, la diagnosi scaturita dagli esami di controllo cui il tennista si è sottoposto dopo l’infortunio, si è rivelata meno grave del previsto. Berrettini ha subito la rottura parziale del legamento astragalico anteriore e sarà costretto almeno ad un mese di stop.
Il ko alla caviglia ha costretto Berrettini a disertare la convocazione in Coppa Davis per le sfide della fase a gironi contro Canada, Cile e Svezia a Bologna. Inevitabili anche altri forfait. L’azzurro, infatti, salterà anche i tornei di Pechino e Shanghai, tornati in calendario dopo due anni di sospensione a causa della pandemia.
La conferma dell’assenza di Berrettini è arrivata in seguito alla pubblicazione delle entry list di entrambi i tornei. All’Atp 500 di Pechino, il main draw si presenta davvero molto competitivo con ben 9 degli attuali top ten presenti. L’unico assente sarà Djokovic che, con tutta probabilità, salterà anche il Masters di Shanghai al via dal 5 ottobre.
Nell’ultima edizione dell’Atp di Shanghai, disputata nel 2019, Berrettini è arrivato in semifinale, sconfitto in due set da Alexander Zverev, battuto poi a sua volta da Daniil Medvedev, ultimo vincitore del Mille cinese.
Matteo aveva annunciato la sua defezione dai tornei asiatici già nel post pubblicato sui social con il quale ha aggiornato i fan sulle sue condizioni. L’azzurro si è augurato di poter rientrare nella fase finale della stagione che prevede una serie di tornei indoor in Europa (Stoccolma, Vienna, Basilea, Anversa, Tel Aviv e Metz) prima dell’ultimo Masters dell’annata a Parigi Bercy e delle Finals di Torino.
Tutto dipenderà ovviamente dall’evoluzione delle condizioni della caviglia infortunata. Non è infatti da escludere un ritorno in campo di Berrettini direttamente nel 2024 con i tornei di inizio stagione in Australia.
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