In un’intervista a cuore aperto, Roger Federer ha confessato di avere grande nostalgia: le parole del campione commuovono i tifosi.
La nostalgia è davvero una canaglia. Lo dicevano Al Bano e Romina qualche decennio fa. Se n’è accorto anche Roger Federer in questo ultimo anno, il primo da ex giocatore. Un anno bello, intenso, vissuto con tanti impegni ed esperienze nuove. Ma con un vuoto enorme che nessuno è riuscito a colmare.
Lo ha rivelato lo stesso Re Roger in un’intervista a cuore aperto rilasciata durante il primo giorno di Laver Cup 2023, a Vancouver. In un intenso faccia a faccia con un intervistatore speciale, Jim Courier, l’ex campione di Basilea ha raccontato la sua nuova vita, le sue sensazioni, i suoi progetti per il futuro. Ma ha anche ammesso di provare una profonda nostalgia.
Dire che fatichiamo a credergli sarebbe mentire. Roger non è stato solo uno dei più grandi, o forse il più grande, tennista di tutti i tempi. Ha contribuito a rivoluzionare il tennis, a portarlo in una nuova era, in una nuova dimensione. Lo ha modernizzato pur restando fedele alla tradizione.
Ha vinto tanto, questo è vero. Ma non sono stati solo i titoli conquistati a trasformarlo nella leggenda che è oggi, bensì il suo modo di porsi con tutti. La sua ricerca estetica al servizio dello spettacolo. Il suo talento puro ma anche addestrato. Tutte cose di cui non gli saremo mai abbastanza grati, e che in qualche modo oggi gli mancano.
In Canada per dare la sua benedizione alla prima edizione della Laver Cup dopo il suo ritiro, Roger non ha solo confermato che ha provato a rimanere vicino al circuito, come si era ripromesso, ma ha anche parlato di tutto ciò che più gli manca. Perché oltre vent’anni di carriera non si mettono in soffitta in un attimo.
“Ho molti amici sparsi in tutti gli angoli del mondo, mi mancano“, ha confessato Federer, senza fare nomi. Inevitabile però pensare anche agli amici nel circuito, gli stessi con cui ha condiviso emozioni e sfide irripetibili, e che lo hanno affiancato lo scorso anno anche nella sua passerella finale.
Ciò che più gli manca in assoluto è però il tennis, nel suo significato totale: “Ho nostalgia per il tennis e la competizione, specialmente per i momenti caldi delle grandi partite, quell’atmosfera unica che si respira negli stadi più importanti del mondo“. Una nostalgia che lo porterebbe a scendere in campo domani, se potesse farlo.
Purtroppo quelle emozioni fanno parte del passato, di un bagaglio di ricordi che conserveremo con grande cura e attenzione. Con la speranza che Roger possa comunque tornare a regalarci gioie in futuro, magari anche in un altro ruolo. Ad esempio come capitano nella prossima Laver Cup, ipotesi che lo stesso Federer non ha escluso.
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