In queste ore una notizia ha scosso tutti gli appassionati di sport che hanno dovuto, improvvisamente, dire addio a uno dei loro beniamini più grandi
Il ciclismo ha salutato uno degli interpreti più importanti per oltre un decennio, un ciclista che ha cercato in tanti anni di carriera di dare la sua impronta al mondo delle corse.
Qualche giorno fa è andato in scena Il Lombardia, la classica per eccellenza che si svolge nella parte finale della stagione. A trionfare è stato il solito Tadej Pogacar con una grande prova di forza che ha lasciato sul posto tutti gli avversari di giornata. Secondo ottimo posto per Andrea Bagioli, azzurro della Quick-Step, mentre sul gradino più basso del podio si è piazzato l’altro favorito di giornata, Primoz Roglic. La stagione è ormai giunta alla conclusione, i ciclisti si prepareranno in inverno per le prossime fatiche che partiranno a marzo, verso i tre grandi giri ambiti da tutti i grandi campioni: Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta.
Ciclismo, l’addio alle corse di Greg Van Avermaet
In queste ore l’annuncio di Greg Van Avermaet ha lasciato tutti di stucco, rivelando di aver trovato la forza per dire addio al mondo delle corse. Il belga ha preso la sua decisione a 38 anni dopo una carriera che lo ha sempre visto veleggiare tra i migliori uomini del gruppo, in tutte le gare che lo hanno visto protagonista in questi anni. Sono tante le soddisfazioni che si è riuscito a togliere ma, ovviamente, quella che spicca su tutte è la vittoria della medaglia d’oro nel 2016 della prova in linea dei giochi olimpici di Rio de Janeiro.
Il ciclista belga Greg Van Avermaet è stato intercettato dall’emittente fiamminga Het Nieuwsblad, e ha rilasciato le sue parole su questa decisione: “Sono molto felice per la carriera che ho portato a termine, trovando grandi risultati e facendo molto più di quello che speravo”. Il ciclista, poi, ha continuato raccontando come sia in grado oggi di apprezzare quanto fatto perché è consapevole della fatica che ci è voluta per raggiungere i risultati. Si è mostrato molto orgoglioso per quanto fatto nei suoi 17 anni di carriera ma ha chiuso con un pizzico di rammarico, per la sua ultima apparizione alla Parigi-Tours dove è giunto al traguardo molto lontano dai migliori.