Sinner continua a riscrivere la storia del nostro tennis: numeri da record, nessuno ci era riuscito prima di lui.
A Jannik Sinner possiamo perdonare quasi tutto. Nonostante abbia ‘tradito’ la Nazionale, optando per un periodo di riposo dopo gli Us Open quando la squadra italiana avrebbe avuto bisogno del suo numero uno, non possiamo attaccarlo in alcun modo. Questo ragazzo altoatesino, 22 anni da poco compiuti, sta infatti riscrivendo la storia del nostro tennis.
Possiamo perdonarlo, possiamo anche passare oltre qualche scivolone imprevisto e imprevedibile, come quelli della scorsa primavera, quando tra Roma e Parigi ha finito per uscire anzitempo contro avversari decisamente alla portata. Sono piccoli errori che il tempo probabilmente provvederà a correggere.
Perché il talento c’è, la costanza anche, e con i risultati fin qui ottenuti in stagione Sinner ha già scritto una pagina importante nella storia del nostro tennis al maschile. Sinner sta vivendo la stagione della definitiva consacrazione. Ha vinto il suo primo Masters 1000, è arrivato in semifinale a Wimbledon, ha alzato il suo livello fino a competere quasi alla pari con i primi due giocatori al mondo. E lo dimostrano delle statistiche che nessun italiano, prima di lui, era riuscito a vantare nel corso della sua carriera.
Sinner riscrive la storia del tennis in Cina: numeri da record
Dalla Cina con furore. Quello che stiamo ammirando a Pechino è un Sinner sempre più convinto, sempre più a suo agio sul cemento. Con il successo negli ottavi di finale contro Nishioka ha ottenuto la 30esima vittoria stagionale su questa superficie. Ed è un numero importante. Ancor più importante è che sia arrivato a quota 46 vittorie nell’anno 2023, al netto di sole 13, e in gran parte evitabili, sconfitte. Un numero che vale la pena contestualizzare.
Negli ultimi tre anni l’altoatesino è infatti riuscito sempre a superare quota 45 vittorie stagionali. Ed è la prima volta che un tennista italiano riesce in questa impresa nell’Era Open. Considerando che stavolta lo ha fatto rinunciando anche a qualche torneo minore, il dato risulta poi ancora più impressionante.
Insomma, Sinner è sempre più il numero uno d’Italia, uno dei più forti giocatori che abbiamo mai potuto vantare. E tutto fa pensare che possa continuare a regalarci soddisfazioni anche nei prossimi giorni, non solo a Pechino, ma anche a Shanghai, torneo a lui decisamente congeniale, e poi a Vienna e Parigi-Bercy, prima del grande finale a Torino che potrebbe proiettarlo concretamente verso l’Olimpo del tennis mondiale. E sarebbe più che meritato, l’epilogo migliore di una stagione che Jannik non dimenticherà facilmente e che gli servirà per poter costruire anche i successi di domani.