Numeri straordinari per il mondo l’Italia del tennis: sono ben dodici, è quasi record per il movimento azzurro.
Il tour asiatico dell’Atp è entrato nel vivo con l’inizio del torneo di Pechino, ricco antipasto prima del Masters 1000 di Shanghai. Per il mondo del tennis italiano però è già tempo di festeggiare, ancor prima di conoscere i risultati dei prossimi grandi appuntamenti in calendario.
Il nostro movimento tennistico non è mai stato così in salute. Lo dimostrano i numeri, le vittorie, i grandi risultati ottenuti da giocatori giovani e meno giovani, già affermati o in rampa di lancio. Lo dimostra, soprattutto, un ranking sempre più azzurro, come mai accaduto in passato.
C’è da sorridere per i vertici federali. Il tennis italiano non aveva mai prodotto un numero di giocatori competitivi così elevato. In questo momento il ranking Atp vede addirittura l’Italia dominare, con ben 12 giocatori presenti nelle prime 150 posizioni.
Un risultato clamoroso, considerando che a fare meglio degli azzurri sono solo due paesi dal movimento tennistico tradizionalmente molto forte, come la Francia (che peraltro attualmente non conta nessun giocatore in top 30) e gli Stati Uniti.
Che il momento sia d’oro per il nostro tennis ne eravamo consapevoli. I risultati di Berrettini negli scorsi anni, di Sinner in questo 2023, ma anche dei vari Musetti, Sonego e Arnaldi, sono la testimonianza evidente di un movimento che funziona, che è in grado di produrre grandi giocatori e di supportarli nel loro percorso di crescita.
Al di là dei top player conosciuti da tutti, a regalare grandi soddisfazioni alla federazione sono soprattutto i risultati dei tanti giovani che stanno man mano scalando la classifica e che potrebbero nei prossimi anni cercare di seguire anche le orme dello stesso Jannik nei primi posti del ranking.
Ad oggi troviamo infatti tra i primi 150 non solo l’altoatesino (al 7° posto), ma anche Musetti (18°), Arnaldi (48°), Sonego (56°), Berrettini (65°, ma potenzialmente da top 20 come dimostrato in passato), Cecchinato (115°), Cobolli (122°), Fognini (129°), Zeppieri (132°), Nardi (135°), Bellucci (144°) e Vavassori (145°).
Un folto gruppo di giocatori che ha un ottimo presente davanti a sé e un futuro ancora più luminoso a leggera distanza. Ben sette di questi dodici giocatori sono infatti ancora under 23, e tra questi anche Sinner, Musetti e Arnaldi, tre dei migliori talenti attualmente presenti nel circuito. Solo due, Fognini e Cecchinato, hanno invece superato i 30 anni.
La sensazione è che quindi gran parte di questi ragazzi sia in grado di crescere e a restare in alto nel ranking per molto tempo. Una prova evidente dei passi avanti enormi che il movimento tennistico italiano, specialmente al maschile, ha fatto in questi ultimi anni, dopo decenni di grandissima sofferenza.
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