Un personaggio importante della prima Roma dei Friedkin è pronto a rimettersi in gioco in un nuovo club, con la firma appena arrivata
Ripartirà lontano dall’Italia, con nuovi stimoli e soprattutto con tanti tanti soldi. Dopo aver trascorso diversi anni nella Capitale ha lasciato i giallorossi nel 2021, subito dopo l’arrivo di José Mourinho.
La prima Roma dei Friedkin si era poggiata sulle sue spalle, come trait d’union con il passato, con la gestione Pallotta e con gli ultimi 10 anni di giallorosso. Guido Fienga ha ricoperto diverse posizioni all’interno della squadra capitolina, partendo dal settore comunicativo fino a diventare amministratore delegato. Un’escalation che è culminata con un ruolo attivo nello sbarco di Dan e Ryan Friedkin in Italia.
Da spalla di Baldissoni (ex vice presidente della Roma) a CEO giallorosso, addirittura con una parentesi da direttore sportivo. Ebbene si, perché durante l’estate 2020, in piena pandemia e con il closing societario ancora da completare, non essendoci un vero ds (Petrachi era stato appena allontanato) proprio Fienga si calò nella parte, completando gli acquisti di Kumbulla, Smalling (riscatto) e Borja Mayoral.
Chiaramente quello non era il suo mestiere nel senso più stretto della parola, provenendo dal ruolo di CEO di Wind e con un background lontano dall’ambiente sportivo. Dal 2021 non è più presente nell’organigramma della Roma e stava solo aspettando la grande occasione per rilanciarsi.
L’occasione giusta per Giudo Fienga è arrivata in queste ore, quando è stato ufficializzato il suo accordo con l’Al-Nassr, club dell’Arabia Saudita. La squadra di Cristiano Ronaldo e Manè ha scelto l’ex Roma come CEO. Nel comunicato ufficiale si legge: “Riteniamo il suo profilo uno dei migliori per lavorare con le leghe e le federazioni europee”. Ecco spiegato il motivo del suo sbarco nella Saudi Pro League, avventura che lo affascina particolarmente.
“Sono orgoglioso di poter far parte del piano Vision 2030 – spiega Fienga ai canali ufficiali dell’Al Nassr -, e sono onorato di portare managerialità e supporto strategico a questo progetto”. Tra l’altro l’ex amministratore delegato della Roma è il primo italiano a sbarcare a Ryad, visto che finora nemmeno un calciatore azzurro è stato acquistato dai club arabi. Siamo sicuri che sarà solo l’apripista di molti altri, in tutti i ruoli possibili del mondo del calcio.
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