Max Verstappen l’ha combinata grossa nel GP di Singapore. Grosse critiche per quanto riguarda la decisione della FIA a suo favore.
Per la prima volta in questa annata di Formula 1, la Red Bull non ha trionfato in un gran premio. Infatti nel GP di Singapore corso la scorsa settimana, è stata la Ferrari di Carlos Sainz a trovare la vittoria e il primo posto finale, togliendo così l’egemonia da record a Max Verstappen.
Il pilota olandese, leader del mondiale e sicuro vincitore anche della classifica piloti 2023, ha terminato la sua gara al quinto posto, non riuscendo a recuperare ulteriori posizioni. Colpa di una giornata infausta nelle qualifiche, con Versteppen costretto a partire dall’undicesima posizione.
Ma in molti sono furiosi con Verstappen e principalmente con la FIA dopo le decisioni prese a livello di sanzioni a Singapore. Infatti, secondo molti addetti ai lavori, l’olandese doveva essere penalizzato per il possibile impeding ai danni di Yuki Tsunoda, pilota giapponese dell’AlphaTauri.
Addirittura durante le qualifiche Max Verstappen è stato teoricamente indagato per tre possibili errori sanzionabili. Ovvero per aver ostacolato Yuki Tsunoda, per aver bloccato Logan Sargeant e persino per essersi fermato alla fine della pit lane creando una coda di vetture alle sue spalle.
Incredibile ma vero, la FIA ha solo inviato una reprimenda al leader della classifica piloti, mentre lo stesso Verstappen si aspettava almeno una piccola penalità nella griglia di partenza. Secondo i regolamenti ed i precedenti ufficiali, l’organo di controllo e gestione della Formula 1 avrebbe dovuto passare l’olandese dalla 11.a alla 14.a posizione al via della gara in Asia.
Verstappen era certo di una penalità, poi mai arrivata: “Non è stato bello, ho sbagliato perché non ho visto Tsunoda mentre parlavo in radio con il paddock per via di un problema che avevamo. Non ho neanche ricevuto indicazioni sul suo sorpasso, finché non l’ho visto dietro di me. Tutto è stato troppo frenetico e caotico”.
La mancata sanzione in pista fa infuriare gli altri piloti. Come Pierre Gasly, francese dell’Alpine, che a Barcellona ha ricevuto ben sei posizioni di penalità dopo le qualifiche per un’infrazione simile a quella di Verstappen: “Quello che ho fatto io era meno grave di ciò che ho visto ieri a Singapore. Forse adesso è concesso fare impeding, chiederò spiegazioni”. Fatto sta che la FIA stavolta non ha scuse, avendo graziato senza motivazioni forti il leader della F1.
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